“Salviamo i bambini…”
Desidero iniziare da questa frase, semplice e potente allo stesso tempo, per raccontare la straordinaria esperienza che mi ha visto portare le storie di Jimmy Liao nelle classi di una scuola primaria.
Comincio con una fine, perché è così che termina uno dei racconti più importanti di tutta la letteratura cinese, anzi, l’opera che si considera abbia segnato l’inizio della letteratura moderna in Cina.
L’autore, Lu Xun, la voce più alta di tutto il Novecento cinese, nel suo “Diario di un pazzo¹” metteva sotto accusa la civiltà dell’epoca, feudale e confuciana, indicando come unica speranza i bambini.
Ho ripensato a quella frase sovente nei mesi scorsi, quando, per un periodo breve e intenso, ho tenuto un ciclo di laboratori presso il circolo didattico Arturo Toscanini di Torino: in pochi mesi ho incontrato 14 classi (prime, seconde e quarte), ognuna per 5 settimane consecutive, per un totale di 10 ore ciascuna.
Tantissime le attività svolte insieme, ma un unico filo conduttore: il mondo di Jimmy Liao.
Un appuntamento atteso, per me e per loro.
Incontri unici e densi di emozioni.
Mi sono ritrovata più di una volta a ringraziare sinceramente i bambini che uscivano dall’aula del laboratorio per il tempo trascorso insieme, per quello che mi avevano dato.
Con le quarte abbiamo letto e analizzato Una Splendida Notte Stellata.
Abbiamo passeggiato in questo albo come in una galleria d’arte, con due guide d’eccezione: Magritte e Van Gogh.
Partecipi ed entusiasti, i ragazzi hanno colto da subito l’anima di quest’opera.
All’inizio abbiamo osservato attentamente le grandi illustrazioni: ci siamo tuffati nei loro straordinari colori, nei dettagli e nelle sensazioni che suscitano.
Poi le abbiamo contestualizzate leggendo la storia, imparando a conoscere i personaggi attraverso tutte le sfumature emotive che li animano e gli ambienti che li ospitano.
Ci siamo addentrati nel linguaggio dell’arte e della sua forza comunicativa.
Abbiamo imparato a osservare la volta celeste, fuori e dentro di noi, per trovare nella sua luce quel conforto che nei momenti difficili non possiamo fare a meno di cercare.
Ciascuno ha poi creato la sua notte stellata.
Con le seconde e le prime ci siamo dedicati a Se Potessi Esprimere un Desiderio e Abbracci.
Abbiamo attraversato di corsa un arcobaleno di desideri e imparato a sentire i nostri, esprimendoli poi con parole e immagini.
In cinese la parola desiderio 愿 (Yuàn) indica ciò che ha origine dal cuore. C’è la fonte原(Yuán) e sotto il cuore心 (Xīn). Senza alcun dubbio, è da lì che li abbiamo stanati!
Il privilegio non è stato solo quello di venire a conoscenza di una miriade di piccoli e grandi sogni, ma di percepire la felicità dei bambini nel poterli esprimere liberamente.
Abbiamo poi lavorato sulle stagioni e sulla loro rappresentazione attraverso la poetica di Jimmy Liao. Abbiamo ammirato il tempo che scorre e tutti i dettagli che impreziosiscono il cambiamento, cogliendo la poesia e l’unicità che ciascun momento dell’anno può regalare.
Abbiamo visto tutta la vita che sta dentro a un abbraccio. Ogni tipo di abbraccio.
Difficile descrivere la meraviglia emersa durante gli incontri.
L’impegno e l’entusiasmo nel loro lavoro ci raccontano più di molte parole.
Come Liao stesso ci tiene a precisare, i suoi libri non sono per bambini.
Ma è spesso attraverso loro che veicola le sue storie .
Ed è a loro che in modo sorprendente arriva diretto e sincero, come dimostrano questi lavori.
Il grande Eugenio Borgna in un meraviglioso articolo sull’opera di Liao dichiara: “La cifra tematica è quella della fragilità che, con la solitudine alla quale si accompagna, è una dimensione essenziale della vita soprattutto nei mondi dell’infanzia e dell’adolescenza“.
E ancora “Da questa danza febbrile di immagini, di colori, e di parole, rinasce l’invito a recuperare i valori dell’amicizia e della solidarietà, della gentilezza e dell’ascolto, dei luoghi del silenzio e della contemplazione, dei quali nell’infanzia e nell’adolescenza si ha un acuto straziante bisogno. E dei quali dovremmo sentire la nostalgia anche nella nostra vita.“²
Grazie a questi incontri, ho provato a lenire un po’ di quella innegabile nostalgia.
NOTE 1. Lu Xun, Diario di un Pazzo, Pistoia, Via del Vento, 2005 2. Da un articolo apparso sul quotidiano La Repubblica, il 4 ottobre 2015.