Storia di un carattere cinese
Quando mi chiedono un consiglio sui libri di Jimmy Liao o il mio albo preferito tra i suoi è davvero difficile scegliere: appena penso di citarne uno, mi vengono in mente mille ottimi motivi per suggerirne un altro.
Ma – c’è un MA – un albo su tutti mi suscita una tenerezza infinita:
La Luna e il Bambino (Edizioni Gruppo Abele, 2012, Torino).
«Ero debitore alla luna » afferma Jimmy Liao quando racconta come è nato l’albo. La storia tra loro è delicata e piena di significativo silenzio. La luna, durante la malattia1, non di rado era sua unica interlocutrice, e così anche dopo, nelle lunghe ore di riabilitazione serale.
Una storia da dedicarle è il primo stimolo: l’amicizia tra la luna e un bambino.
Alcuni avvenimenti drammatici però segnano un cambiamento: l’albo narra sì di un rapporto unico e speciale tra i due protagionisti, ma diventa anche – e soprattutto – occasione per una profonda riflessione sulla fragilità degli esseri umani e la caducità della vita.
Nella vita di ciascuno può accadere qualcosa che funzioni come con un interruttore: la luce prima accesa, senza alcun preavviso, si spegne.
È buio.
Cosa fare in questi momenti?
Dove e come trovare consolazione?
Conforto e cura sono le parole chiave di questo albo e Jimmy Liao ci suggerisce che sono dentro di noi.
Quando la luna cade dal cielo, comincia una lunga notte. Le conseguenze, inizialmente trascurabili, si rivelano gravi.
In fondo lo diceva anche Shakespeare nell’Otello “È tutta colpa della luna, quando si avvicina troppo alla terra fa impazzire tutti”.
Il risanamento avviene attraverso ciò che c’è di più autentico: Jimmy Liao ci suggerisce che non serve affidarsi a surrogati di facile reperimento, che presto si dimostreranno inutili, oltreché dannosi.
Recuperare la nostra parte più autentica, inevitabilmente legata all’infanzia, e prendersene cura.
Avere coraggio.
Essere generosi verso la vita e se stessi.
C’è un carattere cinese che ci racconta questa storia.
Il titolo originale de La Luna e il Bambino è 月亮忘记了 (Yuèliàng wàngjìle), con sottotitolo in inglese When The Moon Forgets, che ben traduce il titolo cinese.
Quando la luna dimentica…
Il carattere per dimenticare è 忘 (wàng), composto da due parti significative.
La parte superiore è 亡 (wáng), derivante dal pittogramma
che rappresenta graficamente un uomo che si nasconde, assumendo quindi il significato di “oscuro” – in modo parziale o totale.
La parte inferiore è 心 (xīn), che indica il cuore: sede delle emozioni, ma, nell’arcaica cultura cinese, anche di tutte le attività cerebrali.
Si dimentica quando la mente si oscura, quando non c’è luce e chiarezza.
La luna cade. E il cuore – di uomo, come quello del mondo – smette di funzionare.
È necessario che qualcosa – la parte più vera di noi – o qualcuno – un bambino coraggioso – riporti quel cuore fuori dall’oscurità, verso la luce.
È necessario che la luna torni a splendere nel cielo, e si riappropri dei ricordi.
Solo attraverso un atto di coraggio e generosità, ciò che è latente finalmente si manifesta e si cura.
“Gli uccelli e le nuvole si disperdono a poco a poco. Solo una luna delicata si mostra splendente davanti alla finestra…”
1A Jimmy Liao nel 1995 viene diagnosticata la laucemia. Fortunatamente ne gaurisce dopo anni di lotta e riabilitazione. E' la svolta significativa della sua vita, personale e professionale.